Chi ha seguito la drammatica dissoluzione della Jugoslavia, il tremendo conflitto in Bosnia-Erzegovina e il lunghissimo assedio di Sarajevo, ha di certo avuto l’occasione di familiarizzare con il nome del generale Jovan Divjak. Molti hanno avuto anche la fortuna di conoscerlo, di ascoltare i suoi racconti e le sue riflessioni, di stringergli la mano e di abbracciarlo, magari posando insieme per una foto.
Divjak aveva dato il suo enorme contributo alla difesa di Sarajevo, schierandosi dalla parte dei suoi cittadini e rifiutando il richiamo etnico; aveva attraversato enormi difficoltà e pericoli, affrontati con animo forte e con profonda umanità; aveva anche subito grosse delusioni e dolori – che teneva chiusi a chiave dentro di sé -, incitando senza sosta a vivere da inguaribili innamorati della vita e del prossimo. Pur sofferente da tempo per il suo stato di salute e pur rattristato per le condizioni morali e materiali in cui oggi versa la Bosnia-Erzegovina, non l’abbiamo mai visto abbattuto e vinto. Anche a terra, si è sempre rialzato.
Nel 1994, mentre la città era ancora stretta dall’assedio, aveva fondato l’associazione “L’educazione costruisce la Bosnia-Erzegovina” (Obrazovanje Gradi BiH”), con l’obiettivo di sostenere il cammino educativo di bambini e giovani che i casi della guerra e la loro particolare condizione familiare e materiale avrebbero condannato all’assenza di istruzione; il che, per lui, significava impossibilità di costruire il proprio futuro e di contribuire a quello del proprio Paese. Mai e poi mai aveva sollevato questioni di appartenenza nazionale, adoperandosi in egual misura (e con eguale amore!) per ognuno di loro – fosse Serbo o Rom, Croato o Bosgnacco. La sua umanità e la sua forza inesauribili, la sua azione tenace e ostinata, la sua coerenza pagata a caro prezzo, gli hanno fatto guadagnare l’amore della città. Camminare accanto a lui per le strade di Sarajevo, per terminare magari di fronte al portone d’ingresso del vecchio condominio popolare in cui abitava, significava essere testimoni di mille saluti, strette di mano e ringraziamenti di cittadini comuni che lo incrociavano. Sono ricordi che ancora ci commuovono.
A distanza di 6 mesi dalla sua scomparsa – cosa a cui non riusciamo ancora veramente a credere – abbiamo deciso di dimostrare la nostra riconoscenza a questo maestro che ha onorato l’umanità con il suo cuore e con le sue azioni. Il nostro gesto non potrà mai compensare l’affetto e gli insegnamenti che ci ha donato, ma vuole essere almeno un piccolo contributo a far sbocciare nuovi giovani fiori nel meraviglioso prato della Bosnia-Erzegovina.
A questo scopo apriamo una sottoscrizione per sostenere l’attività dell’associazione “L’educazione costruisce la Bosnia-Erzegovina”, perché altre migliaia di giovani nei prossimi anni possano formarsi e costruire il proprio futuro dando valore a sé stessi e agli altri indipendentemente dalla loro origine nazionale e dal loro credo religioso, onorando la propria cultura senza il veleno del nazionalismo, del contrasto e del rancore.
In questa azione ci uniamo ad altri compagni di strada, anch’essi determinati ad onorare un’amicizia che non finirà mai. Si tratta dell’associazione “Buongiorno Bosnia, Dobar dan Venecija”, del “Centro per la Pace di Cesena”, di “Arci Bolzano” e di “Arci Trentino”. Con loro condivideremo una campagna che durerà dal 8 ottobre al 10 dicembre.
Se desiderate sostenere questa causa, potete inviare il vostro contributo a Viaggiare i Balcani APS, con un versamento sul conto corrente:
CASSA RURALE DI TRENTO BANCA DI CREDITO COOPERATIVO SOC. COOP.
IBAN: IT37W0830401845000045355233
oppure con un versamento tramite la piattaforma Paypal digitando l’indirizzo mail:
info@viaggiareibalcani.net
CAUSALE: “PROGETTO JOVAN DIVJAK“
Vi daremo conto dell’andamento della campagna attraverso la nostra pagina facebook https://www.facebook.com/viaggiareibalcani e al termine verseremo la cifra a beneficio dell’associazione, unendo il nostro contributo a quello raccolto dagli altri amici.
A coloro che avranno contribuito e che ci forniranno la loro mail scrivendo a info@viaggiareibalcani.net, al termine della campagna verrà inviato un file contenente alcune strisce a fumetti realizzate da ragazze aderenti a “Buongiorno Bosnia” molto abili con la matita! Protagoniste saranno le barzellette in perfetto humor bosniaco raccontateci da Divjak durante i nostri incontri a Sarajevo. Insomma, un piccolo pezzo di questo grande uomo che rimarrà con noi!
Qui sotto, rendiamo disponibile a tutti la traduzione in lingua italiana del report delle attività svolte dall’associazione “L’educazione costruisce la Bosnia-Erzegovina” dalla sua fondazione sino ad oggi. Si tratta di informazioni e numeri preziosi per avere un’idea dell’enorme lavoro svolto e dei grandi risultati raggiunti da Jovan Divjak e dal suo gruppo.
Report delle attività dell’Associazione
“Obrazovanje Gradi BiH“
“L’Educazione costruisce la Bosnia Erzegovina”
1994–2021
Il 28 luglio 1994, nei giorni più duri per gli abitanti della capitale della Bosnia Erzegovina vecchia di secoli, 58 cittadini di Sarajevo tra intellettuali, artisti, scrittori e addetti del settore teatrale, soldati, poliziotti e persone comuni istituirono la Fondazione-Associazione “Obrazovanje Gradi BiH” (“L’Educazione costruisce la Bosnia Erzegovina”), con la mission “Figli delle vittime di guerra. La nostra preoccupazione permanente”. Un obiettivo cruciale, questo, che prendeva atto delle conseguenze della guerra di importanza vitale: la distruzione delle istituzioni educative e il collasso del sistema educativo.
In ventisette anni di attività l’Associazione ha operato quotidianamente per bambini vittime di guerra, bambini e giovani con disabilità e talento, bambini e giovani della minoranza nazionale Rom, bambini e giovani svantaggiati. L’Associazione, mantenendo le sue porte sempre aperte, ha portato a termine la parte più importante del suo obiettivo: ha fornito sostegno, in primo luogo morale, e poi materiale, ai bambini, ai giovani, ai loro genitori o tutori, in Bosnia Erzegovina.
L’Associazione non riceve alcun sussidio da parte del Governo e garantisce i fondi per le borse di studio attraverso le quote associative, l’organizzazione di concerti umanitari e mostre, la vendita di cartoline, libri e calendari e mediante vari progetti educativi e donazioni da parte di enti e privati.
Le forme di sostegno materiale sono evidenziate dai seguenti dati:
- Sono state assegnate 7.623 borse di studio annuali – comprese borse di studio per 830 bambini/giovani della minoranza nazionale Rom – del valore totale di 6.907.635 KM (Marchi Convertibili Bosniaci) (3.531.817,69 Euro); (1)
- Vi sono stati 4.500 partecipanti a progetti educativi e di viaggio in 18 Stati europei, Canada, Uruguay e presso il Lago Boračko in Bosnia Erzegovina. Il valore complessivo dei viaggi è di 1.182.317 KM (604.509,08 Euro); (2)
- 46.123 bambini e giovani hanno ricevuto sostegno in forma di abbigliamento, calzature, materiale scolastico, computer, attrezzature sportive, pacchetti regalo e cibo per un valore di 3.544.724 KM (1.812.388,60 Euro);
- Per 1.020 madri e giovani abbiamo organizzato un laboratorio psico-sociale per un investimento di 965.740,18 KM (493.775,13 Euro);
- Sono state donate a circa venti scuole di Bosnia Erzegovina attrezzature per l’insegnamento (lavagne, attrezzatura informatica, …) e per l’attività sportiva e libri per le biblioteche. Ha inoltre rinnovato edifici scolastici e palestre per un valore complessivo di 402.000 KM (205.539,34 Euro);
L’Associazione ha proprietà sociali (una casa con giardino, motoveicoli, risorse informatiche, ecc.) del valore di più di 684.540 KM (350.000 Euro).
I progetti più significativi realizzati dalla nostra associazione:
1 Progetto “Sostegno alle attività dell’Associazione focalizzate al superamento delle conseguenze post-traumatiche in bambini, giovani e genitori/tutori” (Vedove di guerra di Hadžići, Visoko e Sarajevo e giovani stipendisti di OGBiH)
2 Stampa e vendita in proprio del calendario da 22 anni
3 Fondo “Pavao Jusuf Urban Ibruljević”. Borse di studio
4 “Con l’istruzione verso il futuro”. Borse di studio per la minoranza nazionale Rom
5 Fondo “Tanja Mihać”. Borse di studio
6 Fondo “Kemal Hasibović”. Borse di studio
7 Vacanze estive presso il Lago Boračko (effettuate con successo per 16 anni) e vacanze invernali in Svezia (realizzate da AlpinaScand Sarajevo ’84)
Nel corso dei ventisette anni trascorsi 59.266 bambini e giovani, con le loro famiglie, hanno usufruito di servizi del valore di 13.002.416,18 KM (6.648.029,78 Euro) (3)
E’ stato possibile realizzare tutto ciò grazie a un elevato numero di donatori, membri dell’Associazione e amici della Bosnia Erzegovina, ma anche da privati, gruppi, organizzazioni non governative, istituzioni di Europa, Stati Uniti e Australia: – Dobbiamo a voi i nostri ventisette anni di vita e stabilità. Siamo orgogliosi del fatto che avete riconosciuto l’aspetto umano dell’Associazione – il capitale di maggior valore è quello che si investe negli esseri umani. Nel 2016 l’Associazione è stata insignita del “Premio 6 aprile” – il più alto riconoscimento dato dalla città di Sarajevo -, che ha ricompensato anche il vostro contributo. Abbiamo, inoltre, ricevuto il “Freedom Award” dal Centro Internazionale per la Pace, la Targa del Ministero dell’Educazione e della Scienza della Federazione di Bosnia-Erzegovina, la Targa d’oro del Comune di Novo Sarajevo, la Targa del Consiglio del Congresso degli intellettuali bosniaci, il Ringraziamento dell’Università di Sarajevo, come pure il Premio Telekom Bosnia-Erzegovina per i partner di cui è orgogliosa e più di 70 lettere di ringraziamento d organizzazioni partner e scuole.
Nel giugno 2019 abbiamo celebrato in modo solenne 25 anni di lavoro coronato da successo con un concerto di Amira Medunjanin e con la presenza di amici dell’Associazione provenienti da 8 Stati europei. In questa ricorrenza le Poste della Bosnia Erzegovina hanno stampato il francobollo “25 anni dell’Associazione L’Educazione costruisce la Bosnia Erzegovina”, creato da Nada Čengić.
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(1) Fino al termine dell’anno scolastico/accademico 2020-2021
(2) Tasso di cambio Agosto 2021
(3) Dato aggiornato al 31.07.2021
Traduzione del testo del Report dalla lingua inglese: prof. Juana Cattunar.
L’associazione ha privilegiato la formula d’uso comune “L’educazione costruisce la Bosnia-Erzegovina” nonostante la traduzione più appropriata avrebbe richiesto l’uso del termine “istruzione”.
NOTA: La foto in bianco e nero nella striscia di testa della pagina è tratta dal quotidiano Oslobodjenje di Sarajevo. Edizione del 08.04.2021