Venerdì 18 dicembre 2020 Gorizia-Nova Gorica e Chemnitz sono state proclamate “Capitale europea della cultura 2025”. Un nostro piccolo commento.
“Lo sappiamo bene: non è tutto semplice e liscio nei rapporti tra Gorizia e Nova Gorica. Città in contrapposizione nel corso di un ‘900 carico di giornate nere (talvolta nerissime), dalla metà degli anni ’60 sono però riuscite a tessere un fitto dialogo grazie al coraggio di uomini che all’epoca sembravano visionari utopisti. Ci riferiamo ai sindaci di allora: Michele Martina per Gorizia e Joško Strukelj per Nova Gorica. Un democristiano ed un socialista jugoslavo, interpreti di due diverse tradizioni politiche e protagonisti di storie familiari e personali molto differenti.
Se pensiamo ai dolori e alle tragedie umane di cui è stato testimone il filo spinato che inizialmente divideva la città italiana dal territorio in cui prendeva forma la nuova città socialista, l’entusiasmo, le urla di gioia e gli abbracci “proibiti” di venerdì pomeriggio sono un momento di grande importanza per le due comunità.
Un amico goriziano ci ha commossi dicendo che la nomina a Capitale europea della Cultura “premia la Storia plurisecolare di genti di umanità profonda, animate da uno spirito di dialogo, disposte a convivere e a condividere, divise solo di recente e per la prima volta da un confine politico. E’ grazie a loro se oggi si giunge a questo traguardo”.
Da molti anni riteniamo Gorizia e Nova Gorica tappe fondamentali dei nostri itinerari, delle nostre analisi e riflessioni e siamo ogni volta onorati di incontrare e dare la parola a uomini e donne protagonisti di questo territorio. Saremo lì anche in futuro, sempre con grande entusiasmo per la Storia, la cultura e la vita di queste comunità. Lo faremmo con la stessa passione e la stessa convinzione anche se le due città non avessero ricevuto questo importante riconoscimento!
Viva le due Gorizie, cuore della nuova Europa!