Il ritardo nell’arrivo a Kragujevac la sera prima ci ha fatto cancellare la visita al Museo della Zastava; visita prontamente recuperata la mattina grazie al tempismo degli amici del Club. All’arrivo presso il Museo ci accorgiamo che c’è una troupe televisiva italiana che sta girando un film dal titolo ‘Titanic’: non ci è stata dato modo di capire di più dal momento che al nostro arrivo non c’era ancora nessuno.
La storia della fabbrica Zastava, dai tempi della sua fondazione come fonderia fino a quelli più recenti della produzione di automobili fa pendere i partecipanti dalle labbra della nostra guida per più di un’ora. Con un finale un po’ amaro: quello dell’arrivo della FIAT, caricato di grandi aspettative e foriero di altrettanto grandi delusioni legate all’apparente disinteresse per gli aspetti della storia della motorizzazione della Yugoslavia e delle sue Repubbliche.
Ma il caloroso abbraccio degli amici del ‘Ficija Club’ ci rincuora e ci mette dell’umore giusto per ripartire! Alla volta del Monastero di Ziča, il cui inconfondibile colore rosso scarlatto si staglia sulle verdi colline circostanti. La visita – in doveroso silenzio – porta gli equipaggi in una dimensione altra da quella rumorosa e vivace del gruppo di cinquini e dà – per il breve tempo della visita – l’impressione di vivere in un altro tempo. Molti, che non avevano mai visto un monastero ortodosso, escono ancora rapiti dagli elementi caratteristici di questo posto.
Ci attende ancora un bel po’ di strada per arrivare ad Arijle, tappa successiva dove è previsto il pranzo: fa davvero molto caldo (sembra proprio che si tratti della settimana più calda di agosto da molti anni!) e qualcuno avrebbe voglia di fermarsi all’ombra di qualche alberatura. La sorpresa che ci attende, tuttavia, ricompensa tutti gli sforzi: gli amici – e nostri compagni di viaggio – di Arijle hanno preparato un’accoglienza degna di una visita di stato: ad accoglierci c’è il Sindaco, la banda del paese e un rinfresco da mille e una notte! A questo punto si fa fatica a ripartire!
L’ultimo sforzo della giornata di viaggio viene premiato da un tuffo in piscina a Mokra Gora che riconcilia tutti: una bella cena e poi pronti per andare a dormire. fosse per il fatto che fuori in terrazza, comodamente seduto ad un tavolo, ci sta il padrone di casa: nientemeno che Emir Kosturica! Ed ecco che Giorgio – forte del suo recente incontro con il regista – torna ‘alla carica’ e gli propone un incontro il giorno dopo con tutto il gruppo di cinquini! Al suo assenso parte un bel brindisi: la giornata di domani sarà sicuramente avvincente.
Segui tutto il diario di viaggio, tappa dopo tappa, visitando questa sezione!