27-28 NOVEMBRE 2021
Nelle giornate festive tra gli anni ’60 e ’80, a Trieste, si assisteva di continuo all’arrivo di migliaia e migliaia di uomini e donne provenienti dalla Jugoslavia per acquistare beni di consumo: piccoli elettrodomestici e oggetti per la casa, caffè, bambole (!), tessuti per realizzare in proprio vestiti alla moda ispirati dalle riviste italiane, indumenti intimi e tante tante tante paia di jeans – il capo di abbigliamento giovane e ribelle, sconosciuto alla produzione e all’abbigliamento classico dei Paesi socialisti.