Il Parco nazionale di Fruska Gora, vicino a Novi Sad, si trova nella pianura pannonica, tra il Danubio e la Sava, diviso tra la Repubblica di Serbia e quella di Croazia, a soli 50 km da Belgrado. Dal 1960 è un parco nazionale che presenta un ecosistema molto vario, foreste, un gran numero di specie di flora e fauna, ricchezza morfologica e paleoantropologica. All’interno del parco nazionale si trovano anche siti archeologici e numerosissimi monasteri ortodossi.
L’altopiano non supera i 600 metri s.l.m., con la presenza di numerose caverne e molti torrenti il cui corso però è molto breve (al massimo 15 km). Ad oggi sono state individuate 187 sorgenti d’acqua, situate tutte in prossimità dei monasteri, che si ritiene abbiano proprietà benefiche.
Il clima è quello continentale: inverni lunghi, poco ventilati ma con neve persistente. Questo permette la sopravvivenza di 1454 specie vegetali (il 20% dell’altipiano è coperto da foreste di faggi, querce e tigli). Moltissime piante hanno proprietà benefiche, vengono utilizzate dalla medicina tradizionale, ci sono anche diversi tipi di funghi, sia commestibili che tossici. Per quanto riguarda la fauna, si registrano 80 specie di uccelli (segnaliamo le oche selvatiche, aquile, corvi, falchi). I mammiferi sono in continua diminuzione per la riduzione della superficie forestale, per le continue battute di caccia e per la presenza di insediamenti umani: sono scomparsi i lupi, si è notevolmente ridotto il numero dei tassi.
L’attività a cui si dedica la popolazione di Fruska Gora è prevalentemente agricola ed è costituita da serbi (60%), ungheresi, croati, tedeschi ed altri gruppi etnici. Si suddivide tra i 23 villaggi, con in media 750 abitanti, gli agglomerati urbani principali sono Sid, Petrovaradin, Beocin, Vrdnik, Ilok e Sremski Karlovci.
I Monasteri
Beocin
Attivo dalla metà del XVI secolo (ne parla un documento turco del 1536). La nuova chiesa, ancora oggi esistente, fu edificata tra il 1732 e il 1740: ha cupola ottagonale e un campanile quadrangolare a tre piani, la chiesa è a navata unica e ha tre absidi. Gli alloggi circondano il monastero da tre parti, sul quarto lato (il lato est) è stato costruito un muro di difesa. Presenza di più stili architettonici (Raska, gotico)
Novo Hopovo
Fondato all’inizio del XVI secolo, è uno dei monasteri di Fruska Gora più importanti ed accessibili, altare e naos affrescati nel 1608 con influenze dello stile medievale serbo-bizantino. Danneggiato dai Turchi nel 1684, poi ricostruito. Nella chiesa si coltivava il culto del famoso guerriero Teodor Tiron (di cui oggi conserva le spoglie).
Mala Remeta
Il re Dragutin Nemanjic lo avrebbe costruito e offerto al monastero Raca sul fiume Drina; citato nel catasto turco del 1546. La chiesa odierna è del 1739, costruita sulle fondamenta di una vecchia chiesa, a sua volta costruita sulle fondamenta di un monastero cattolico molto più antico. Non presenta alcun tipo di influenza barocca (eccezione rispetto agli altri monasteri di Fruska Gora), non è affrescato all’interno, sono presenti 53 icone. E’ il monastero più piccolo e più povero di Fruska Gora, ma forse è anche il più affascinante.
Kuvezdin
Fondato probabilmente da un aristocratico serbo, Stevan Stiljanovic, nel 1520. Si trova a sud ovest di Fruska Gora. E’ a navata unica, ha un abside, la cupola ottagonale e 11 grandi finestre in stile barocco. La chiesa fu affrescata nel 1853 con scene di vita di S. Sava e del padre Simenon. Prima della 2 Guerra Mondiale il monastero diventa femminile, nel 1944 fu raso al suolo.
Krusedol
Fondato nel 1509 dal despota serbo Djordje Brankovic e da sua madre Angelina. E’ uno dei monasteri più belli e meglio conservati di Fruska Gora. Nel 1709 vi fu sepolto il patriarca Arsenije Carnojevic III, capo spirituale del popolo serbo durante l’esodo. Oggi il monastero ospita le tombe di re Milan Obrenovic. Il campanile venne incendiato dai Turchi nel 1719 e ricostruito a 5 piani. L’atrio e l’interno della chiesa vennero affrescati intorno al 1750. La chiesa è ancora quella originaria, ma le sue caratteristiche sono cambiate notevolmente nel corso dei secoli.
Jazak
Fondato nel 1736 da Vikentije Jovanovic, metropolita di Belgrado e Karlovci. E’ il monastero più recente, circondato dalle colline meridionali di Fruska Gora, è molto isolato. Fu luogo di pellegrinaggio alla salma del sacro Zar Uros, della casa reale serba Nemanjic. Il monastero fu ricostruito più volte ma non perse l’aspetto originale, presenta tracce stilistiche serbo-bizantine, barocche europee e islamiche. Oggi monastero femminile dal 1953,
Grgetek
Costruito probabilmente dal despota Vuk Grgurevic per il padre cieco, tra la fine del XV e i primi due decenni del XVI secolo. Fu più volte incendiato e abbandonato, ristrutturato nel 1691. E’ circondato da colline e foreste, accessibile solo da sud. La chiesa odierna fu costruita nel 1770 e oggi non ha più le cupole; la ristrutturazione del 1889 cancellò lo stile architettonico serbo per il barocco europeo. Fu affrescato tra il 1902 e il 1904, è uno dei monasteri conservati meglio ed è circondato da un bel giardino e da un parco molto esteso.
Divsa-Djipsa
Incerta la data di fondazione, tra il XV e il XVI secolo, probabilmente ad opera di Jovan Brankovic. E’ situato ad ovest di Fruska Gora, nei pressi del villaggio di Vizic, è in un luogo isolato e per questo motivo scarsamente visitato. Fu parzialmente distrutto dai bombardamenti della 2 Guerra Mondiale.
Besenovo
La leggenda narra che sia stato fondato da re Dragutin nel XVIII secolo, ma è molto più probabile che sia stato fondato durante il XV secolo. Nella galleria d’arte di Sremska Mitrovica sono conservate solo 11 icone, il monastero, il tesoro monasteriale e la biblioteca furono distrutti nel 1944 dalla guerra. Oggi rimangono solo pochi resti del monastero coperti dalla vegetazione.
Vrdnik (Ravanica)
La tradizione vuole che a fondarlo sia stato lo Zar Lazar (di cui si conservano le spoglie), ucciso nel 1389 in Kossovo nella battaglia contro i turchi. Si trova nei pressi dello stabilimento termale di Vrdnik, a sud di Fruska Gora. Per ospitare la salma dello Zar Lazar venne costruita una nuova chiesa tra il 1759 e il 1811, fu affrescata nel 1853 e vi compaiono sia santi che personaggi profani della storia serba.
Velika Remeta
Compare per la prima volta nei documenti del censimento turco del 1546. Il suo campanile è il più alto di Fruska Gora, il monastero è stato recentemente restaurato ed oggi si presenta nella sua totale bellezza.
Staro Hopovo
E’ abbastanza isolato e difficilmente raggiungibile, non ha mai avuto alloggi murati. La chiesa che si vede oggi è del 1751. Purtroppo dalla seconda Guerra Mondiale ad oggi il monastero non è ancora stato ristrutturato e sta rischiando il crollo.
Stari Jazak
In passato era uno dei monasteri più belli e ricchi di Fruska Gora, ospitò anche la tomba dello Zar Uros II il Debole. Purtroppo nel 1774 l’imperatrice Maria Teresa d’Austria decise di sopprimerlo e distruggerlo ed oggi è un cumulo di rovine.
Sisatovac
Fondato nel 1520 dai monaci serbi Ilarion e Visarion, vi soggiornarono importanti personaggi della storia serba tra cui Vuk Karadzic, il riformatore della lingua e dell’alfabeto serbo, che trascrisse i canti patriottici dettati dal poeta cieco Filip Visnjic. Quasi completamente distrutto dopo la 2 Guerra Mondiale, oggi si presenta in buone condizioni.
Rakovac
La chiesa venne costruita intorno al 1533, in passato importante centro di trascrizione dei libri antichi. Monastero che venne più volte distrutto e ricostruito, rimane ancora un esempio di architettura medievale serba.
Privina Glava
Monastero molto ricco e in passato centro culturale importante. E’ situato vicino ad una fonte di acqua termale. Oggi si presenta in buono stato di conservazione.
Petkovica
E’ considerato uno dei più antichi monasteri di Fruska Gora, la leggenda vuole che a fondarlo sia stata Jelena Stijanovic, vedova del despota Stefan. Oggi nel monastero vivono due monache, la chiesa è stata ristrutturata e si trova in buone condizioni, gli alloggi sono stati ricostruiti e nel 2002 è stata terminata la prima strada che raggiunge il monastero.
Natura ed arte in Serbia
Parco nazionale dal 1960, nel cuore della pianura pannonica, unico sia per il micro-clima che per la sua ricchezza geo-logica. Un’area ricca di fauna, di vigneti, ma anche luogo adatto per le escursioni e soprat-tutto un percorso caratterizzato dai 17 monasteri.
Per soggiorni e visite ai Monasteri di Fruska Gora: contattare Milos Zubic e-mail: mzubic@inwind.it (scrivere pure in italiano)
Campagna SalvaLarte 2003 di Legambiente
in collaborazione con Ekoloski Pokret di Novi Sad
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