Viaggio nel passato
Denis Kajić – A Sremska Mitrovica (Sirmio), una citta’ della provincia di Vojvodina in Serbia, in questi giorni e’ stata aperta la mostra “Srem nei secoli”. Si tratta di una mostra storica che presentera’ piu’ di 600 reperti esposti provenienti dai diversi periodi del passato politico, militare, economico e sociale di Srem. Anche il palazzo del museo, che era un edificio militare di frontiera, e’ stato dichiarato monumento culturale del XVIII secolo.
Sirmio fu una delle città più antiche d’Europa. A sud-est della citta odierna, su una piccola altura oggi conosciuta come Kelvaria, gli archeologi hanno trovato le traccie della vita umana organizzata che risalgono a 7000 a.C.
Romani conquistarono la città nel I secolo a.C. e gia nel I secolo raggiunse lo status di colonia di Roma. Sirmio era’ una strategica base militare nella provincia romana della Pannonia. Le spedizioni militari degli imperatori Traiano, Marco Aurelio e Claudio II furono tutte preparate a Sirmio. Sei imperatori romani nacquero nella città di Sirmio o nelle sue vicinanze: Decio (249-251), Aureliano (270-275), Marco Aurelio Probo (276-282), Massimiano (285-310), Costanzo II (337-361) , Graziano (367-383).
Nel 293, in seguito all’instaurazione della Tetrarchia, l’Impero Romano era stato diviso in quattro parti e Sirmio era diventata una delle quattro capitali al pari di Augusta Treverorum, Mediolanum e Nicomedia.
Con l’avvento del cristianesimo la città ne fu un importante centro di irradiazione nonché sede della diocesi di Sirmio e di cinque differenti concili. In epoca romana Sirmio aveva un palazzo imperiale, un circo, una zecca, un anfiteatro, un teatro e le terme.
Alla fine del secolo IV Sirmio fu presa dai Goti e poi annessa all’ Impero Romano d’Oriente. Nel 441 fu conquistata dagli Unni e da quel momento rimase in mano a varie popolazioni barbariche come Ostrogoti e Gepidi (dei quali fu anche temporaneamente capitale). Dal 567 Sirmio fu nuovamente inclusa nell’Impero Romano d’Oriente, per poi essere conquistata e distrutta dagli Avari nel 582.
Nel 1180 la citta’ e’ stata anessa alla Ungheria, mentre in seguito, sulle rovine di Sirmio, viene creata la nuova citta’ medievale – Civitas Sancti Demetrij, cioe’ Dimitrovica, da San Demetrio, protettore della citta’.
I Turchi s’impadroniscono della citta’ nel 1526, mentre nel 1688 essa viene conquistata dall’esercito austriaco e Srem diventa parte della Monarchia asburgica.
Durante il XVIII e XIX secolo la citta’ si sviluppa urbanisticamente e grazie alla sua posizione geografica diventa il centro economico e culturale di questa parte della Vojvodina.
Nella seconda guerra mondiale Sremska Mitrovica fa parte dello Stato Indipendente di Croazia. Nel novembre 1944 l’esercito jugoslavo libera la citta’ dall’occupazione fascista.
La mostra “Srem nei secoli” rimarra’ aperta fino al 30 giugno sotto il patrocinio del Ministero della Cultura e del Dipartimento Regionale della Cultura.
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